Fino a qualche tempo addietro solo le persone famose erano cercate in rete o dovevano preoccuparsi di questo. Oggi non è più così; capita sempre più spesso che normali e comuni cittadini vengano cercati sul Web.
I motivi sono molti. Ad esempio è ormai comune, da parte di molte aziende, effettuare un controllo sui social network e su Google per cercare informazioni sui candidati. Sono anche moltissimi coloro che i motivi più disparati cercano persone specifiche sulla rete.
Alcune volte, semplicemente per recuperare il loro contatto, a volte con scopi meno nobili. Nel nostro articolo, cercheremo di vedere quanto è difficile scoprire se qualcuno ci sta cercando in rete e diversi i modi per migliorare o modificare le informazioni pubbliche che potrebbe trovare durante la sua ricerca online.
L’immagine e la reputazione sul web di una persona, è una cosa divenuta così importante che per questa ragione sono nate aziende deputate a controllare che sia buona e a migliorarla.
Primo passo: cercare il proprio nome su Google
Pare una cosa banale ma effettuare una ricerca del nostro nome su Google, può darci una chiara idea di quelli che sono i dati sulla nostra persona che sono disponibili in rete. Normalmente, quando si cerca il proprio nome in rete, raramente si trova subito la propria persona a meno di avere un nome particolarmente originale e sarà molto probabile trovare un cospicuo numero di omonimi. Quindi la nostra ricerca è finita? No, conviene aggiungere al nostro nome la nostra professione o il luogo in cui viviamo.
Quindi ad esempio si può cercare “Nome”+ professione quindi “Marco Rossi”+medico, oppure “Nome”+luogo di residenza. È consigliabile inserire il nome della persona fra virgolette così Google saprà che è un’informazione fondamentale.
Come migliorare la propria reputazione in rete
Se quello che trovate non vi piace o trovate nella prima pagina dei risultati di Google informazioni poco edificanti che potrebbero compromettere la vostra reputazione o l’assunzione in qualche azienda il modo migliore di agire è:
- ripulire i vostri profili social dal materiale compromettente (non conviene diffamarsi da soli);
- realizzare pagine social su Twitter, Facebook e Instagram con contenuti pubblici positivi, che possano scalzare dai primi posti le pagine negative;
- realizzare un profilo professionale su LinkedIn con il vostro curriculum aggiornato;
- infine, è consigliabile creare una pagina con il vostro nome e cognome su una di queste piattaforme gratuite: Blogger, WordPress, Tumblr. In cui potrete inserire il vostro curriculum ed informazioni positive su di voi.
Migliorare la propria reputazione con Google Profile
Non tutti sanno che, all’interno del profilo di Google, c’è una sezione di informazioni su di noi: questa pagina viene automaticamente compilata da Google ma possiamo essere noi stessi ad aggiungervi informazioni per arricchirla o modificarla.
Quando le persone cercheranno il nostro nome, Google fornirà le informazioni che abbiamo inserito e farà comparire nelle prime posizioni i link alle pagine rilavanti che abbiamo indicato su Google Profile.
Quindi se volete migliorare la vostra reputazione, oltre seguire i consigli sopra, conviene:
- andare alla pagina di Google Profile;
- fare l’accesso con il vostro account di Google;
- andare nella sezione “Informazioni” e premere sul pulsante “Aggiungi ulteriori informazioni su di te” e quindi su “Aggiungi Link“;
- quindi aggiungere in questo modo ad uno ad uno i profili social, quello di LinkedIn ed ad un eventuale blog a vostro nome;
- dopo aver sistemato le altre informazioni, scegliere per rendere le informazioni disponibili a chiunque, tramite l’apposito puntante.
A questo punto, quando vi cercheranno, è molto probabile che Google mostrerà queste informazioni al posto di altre sbagliate o che non ci rappresentano.
Monitorare la propria reputazione con Google Alert
Se temete che spuntino nuovi siti o pagine che parlino di voi, modificando la vostra reputazione in rete, esiste uno strumento di Google che può fare al caso vostro.
Google Alert è un comodo strumento che ci avvisa se il motore di ricerca indicizza una pagina Web nuova con la parola chiave che abbiamo indicato.
Creare un Alert con il nostro nome è semplice:
- andare sulla pagina del servizio;
- fare l’accesso con il nostro account di Google;
- nella pagina principale nel campo di testo inseriamo il nostro nome fra virgolette (oppure il nostro nome e la professione);
- cliccare sulla voce “Mostra opzioni“. Ci troveremo di fronte a dei parametri utili per personalizzare il rapporto in base alle proprie esigenze.
Sarà possibile selezionare la frequenza con cui si vuole essere aggiornati, a quali fonti restringere la ricerca e a quali aree geografiche; una volta settato tutto si può cliccare su “Crea Avviso“.
Una “trappola” per scoprire chi vi sta cercando online
Normalmente non è possibile sapere chi effettua una data ricerca su Google, quindi neppure chi sta cercando il vostro nome.
È possibile però creare una pagina con i nostri, magari con il Curriculum o progetti e se il nostro curioso visitatore provasse a leggerla, potreste sapere il suo indirizzo IP. Quindi potreste scoprire la sua posizione geografica approssimativa e, per casi veramente seri, risalire alla sua identità facendo un’ingiunzione al provider tramite un giudice.
Il sito più comodo per realizzare una pagina professionale con tracciamento era Naymz ma purtroppo il sito ha chiuso. Se volete realizzare un sito trappola purtroppo dovete muovervi da soli e non è esattamente banale scoprire l’IP di chi lo visita e richiede un minimo di conoscenza di programmazione. Comodi tool di tracciamento automatico delle visite come Google Analytics non permettono di sapere l’indirizzo IP dei visitatori, per ragioni di tutela della privacy.
Se il vostro interesse è solo professionale, creare un profilo su LinkedIn può essere una scelta vincente: se il nostro profilo viene visitato da un altro utente infatti, riceveremo una notifica di avviso e con tanto di professione e azienda per la quale lavora l’utente che ci ha cercato.