Oggi vi presentiamo la recensione realizzata da un nostro appassionato lettore del Blog, ringraziamo per l’appunto Roberto, per la recensione molto scrupolosa che va ad analizzare in ogni minimo aspetto il P9000 prodotto da Elephone.
Elephone, azienda cinese sconosciuta ai più, è una compagnia situata a Shenzhen, nata sul finire del 2006 come centro di ricerca, sviluppo, vendite e service per dispositivi di comunicazione.
Forti investimenti nella ricerca, trainata dalla massiccia assunzione di talenti, permettono ad Elephone di proporre dispositivi sempre più innovativi e capaci di attirare l’attenzione del pubblico, soprattutto attraverso una politica di prezzi molto aggressiva.
Oggi i numeri sono di tutto rispetto:
- 1000 impiegati, di cui circa la metà in forze all’R&D ed Engineering;
- 10 linee produttive;
- 10 milioni di device venduti nel 2015 in tutto il mondo (Europa compresa).
Elephone è oggi uno dei pochi marchi che sviluppa, produce e commercializza direttamente i propri dispositivi.
Forte di questa esperienza, il 18 gennaio 2016 ha recentemente presentato il suo prodotto di punta, il P9000, caratterizzato da ottimo hardware (seppur non definibile da top di gamma), completezza della dotazione ad un prezzo davvero concorrenziale: 256$.
L’Elephone P9000 potete acquistarlo tramite il nostro rivenditore di fiducia al seguente link a meno di 230 €.
E’ disponibile anche la versione Lite, priva di alcune features come il sensore di impronte, a 200 €.
Riuscirà il nuovo arrivato a mantenere le promesse e dare del filo da torcere ai suoi ben più noti cugini orientali? Per capirlo lo abbiamo messo alla prova, vediamo come si è comportato.
Recensione Elephone P9000
- Introduzione
- Caratteristiche Tecniche
- Contenuto della confezione e Unboxing
- Design, Ergonomia e Controlli
- Hardware, Ricezione, Display e Benchmark
- Fotocamera
- Batteria e Autonomia
- Software e Applicazioni
- Acquisto e Conclusioni
1 – Introduzione
Il P9000 è uno smartphone dualsim dual-standby. Misura 148.4 x 73.2 x 7.3 mm per un peso di 145 gr ed è caratterizzato da una scocca monoblocco in alluminio, capace di rendere il telefono molto solido e leggero.
La back-cover è invece in policarbonato, con una finitura superficiale piuttosto ruvida, relativamente piacevole al tatto ma capace di conferire una presa salda e non scivolosa.
Il P9000 è dotato di un display da ben 5.5” con risoluzione 1080 x 1920 pixel (Full HD) e densità di 401 ppi. Se rapportato alle dimensioni, lo schermo copre ben l’82% della superficie totale: siamo di fronte ad uno dei migliori screen-to-body ratio del segmento.
Il display è protetto da Gorilla Glass, sebbene non sia specificato a quale prodotto Corning si faccia riferimento.
Lato più prettamente hardware, come dicevamo il P9000 è dual sim con slot 2 ibrido. È dotato di batteria da 3000 mAh, il processore è il recentissimo Mediatek P10, un potente middle range octacore a 64bit dotato di tecnologia proprietaria Corepilot per l’ottimizzazione dei consumi. Il reparto grafico è invece affidato ad una GPU Mali T860.
Conclude la dotazione la memoria RAM, pari a ben 4GB, ed una memoria interna di 32GB (di cui 26 disponibili per l’utente). Presente anche lo slot per microSD, a patto di rinunciare ad una delle due SIM.
Altre features di rilievo sono il Touch-ID, la predisposizione per ricarica wireless, l’NFC, ma anche la radio FM e la connettività Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac.
La fotocamera posteriore una Sony MIX 258 da 13 Mpx con autofocus con flash e duo-tone mentre quella anteriore è da 8 Mpx.
Infine il P9000 è dotato del nuovo connettore USB Type-C e di batteria non removibile da 3000 mAh con tecnologia Pump Express Plus (PE+).
Qui potete vedere un breve video di presentazione realizzato proprio dalla casa produttrice del nuovo smartphone punta di diamante di Elephone.
2 – Caratteristiche Tecniche
Dimensioni | 148,4 x 73,2 x 7,3 mm |
Peso | 145 grammi |
SIM | Dual SIM (Micro-SIM, dual LTE, dual stand-by), slot 2 ibrido SIM-MicroSD |
Sistema Operativo | Android Marshmallow 6.0 |
Chipset | Helio P10 (MTK6755) |
CPU | 64-bit OCTACORE 2.0GHz |
GPU | ARM Mali-T860 MP2 700MHz |
Memoria | RAM 4GB (LPDDR4), ROM 32 GB (espandibile a 256GB con MicroSD) |
Fotocamera Posteriore | Sony IMX258 da 13MP apertura focale f/2.0, dual-LED flash, Autofocus Laser , Touch Focus |
Fotocamera Frontale | OV8858 8MP, dotata di un angolo di visuale pari a 84° |
Wireless | WiFi 2.4 GHz 802.11 a/b/g/n, 2,4G e 5G, Wi-Fi Display, Wi-Fi Direct, NFC, hotspot, Radio FM |
Bluetooth | v4.0 |
GPS | A-GPS |
USB | USB Type-C reversibile, OTG |
Sensori | Sensore impronte, Accelerometro, Giroscopio, Bussola Digitale, Sensore di prossimità, Sensore hall per cover magnetica |
LED | Breath LED integrato nel soft-touch centrale |
Batteria | Non removibile da 3000 mAh (Li-POL battery), supporto ricarica veloce PE+ 2,5A/1,67A(5V/7V/9V) 1,25A(12V) Supporta la ricarica wireless |
Bottoni | 1 tasto capacitivo frontale, Smart Key sul lato sinistro, tasti di regolazione volume e tasto di accensione sul lato destro |
Display | 5.5” LG, LTPS con tecnologia OGS e Gorilla Glass |
Risoluzione Display | 1080p Full HD (1920×1080 pixel), 401 ppi (densità pixel), 93% color gamut NTSC |
Parte Telefonica | Dual Micro SIM, Dual Stand-by – GSM: Band 2/3/5/8 (850/900/1800/1900 MHz) – LTE-FDD: Band B1/B3/B7/B8/B20, TDD-LTE: Band B38/B40 |
Microfono | Doppio microfono con cancellazione del rumore |
Colori Disponibili | Nero, bianco |
3 – Contenuto della confezione e Unboxing
Il P9000 arriva in una semplice e piuttosto anonima confezione compatta bianca, di materiale plastico di bassa qualità. All’interno la dotazione è altrettanto scarna: oltre allo smartphone, protetto da due pellicole (anteriore e posteriore) attaccate in maniera posticcia, troviamo il cavo USB Type-C, il puntalino per togliere la slitta SIM, una cover trasparente in silicone ed un piccolissimo libretto con le istruzioni base. Mancano gli auricolari (non per forza un punto negativo, se si trasforma in un risparmio sull’acquisto del telefono), e soprattutto manca il caricabatterie, che va acquistato a parte per poter usufruire della funzione PE+. Sebbene il produttore indichi la cosa al momento dell’acquisto (anche se in maniere non troppo evidente, a mio avviso) resta un aspetto antipatico in quanto si tratta di un componente strettamente necessario che, nei fatti, fa aumentare il costo dichiarato del telefono.
4 – Design, Ergonomia e Controlli
Viste le dimensioni del display (5.5”) siamo di fronte ad un phablet a tutti gli effetti, per cui le dimensioni sono importanti.
La backcover, in policarbonato, ha una superficie ruvida che garantisce davvero un ottimo grip.
Il display è un 5.5” LTPS (Low Temperature Polysilicon) con risoluzione 1080x1920px. Nonostante le dimensioni, Elephone è riuscita comunque a fare un buonissimo lavoro circa la compattezza: il P9000 ha una indice screen-to-body pari all’82%. E’ caratterizzato da ottimo contrasto, elevato angolo di visuale e garantisce una ottima lettura sotto i raggi del sole, grazie anche alla tecnica costruttiva OTG, di cui parleremo più avanti. Il tutto con consumi contenuti garantiti dalla tecnologia LTPS.
Nella parte superiore del telefono abbiamo l’ingresso per le cuffie auricolari (non presenti nella confezione). Lato schermo troviamo, da sinistra a destra, il sensore di luminosità, lo speaker telefonico ed la camera frontale da 8Mpx.
Nella parte in basso allo schermo c’è un unico comando a sfioramento polifunzionale, retroilluminato, che integra anche un led di stato. Troviamo poi l’ingresso per il connettore USB Type-C affiancato dal microfono principale. Presenti anche 2 speaker del vivavoce. L’audio del vivavoce ha un volume molto alto ma pecca pesantemente di bassi e non è difficile sentirlo “gracchiare”. In ogni caso fa il suo lavoro rendendo abbastanza chiare le parole di una chiamata o il suono di un video.
Nella parte posteriore, oltre alla fotocamera da 13 Mpx con doppio flash led e autofocus laser, abbiamo anche il sensore di impronte. Integrato nella cover, non removibile lo ricordiamo, è presente il sensore NFC.
Per quanto riguarda la parte laterale del telefono, il lato sinistro integra lo slot per doppia sim (o in alternativa, una sim ed una memory card) oltre che lo Smart Key.
Sul lato destro troviamo il bilancere del volume ed il tasto di accensioni/spegnimento. La batteria da 3000mAh non è removibile ma il telefono è dotato di ricarica veloce.
Chiudiamo con un approfondimento più che meritato per la cornice metallica che avvolge uniformemente il device. Si tratta in realtà di un corpo unico che fa da supporto alla componentistica interna, arrivando fino a fungere da protezione esterna dei bordi oltre che riuscitissimo elemento di design.
Elephone dichiara che ogni pezzo è frutto di 34 ore di lavorazione, nelle quale vengono effettuati 220 tagli in 3D su tutta la superficie. Le sensazioni di robustezza e qualità sono davvero notevoli. Il materiale utilizzato è una lega di alluminio (indicata come 7075) ed è trattato in modo da garantire resistenza, durezza e proprietà anticorrosive. Meno belli sono invece i tasti, caratterizzati da un gioco un po’ troppo evidente (cosa non nuova su un Elephone).
5 – Hardware, Display e Benchmark
Il P9000 è equipaggiato con il nuovo Mediatek P10 (MTK6755) 64-bit Octa-core a 2.0GHz. E’ considerato un SoC medio gamma, sebbene abbia potenza da vendere e sia in grado di supportare fotocamere fino a 21 megapixel, LTE Cat 6 e registrazione video 1080p a 30fps.
La gestione energetica della potenza è affidata all’algoritmo Corepilot, studiato da Mediatek per garantire immediatamente la potenza strettamente necessaria in base all’utilizzo del dispositivo.
Helio P10 è inoltre il primo prodotto da TSMC a 28nm con il processo HPC+, ideato per migliorare la gestione energetica e risparmiare fino al 30% rispetto agli attuali SoC 28nm HPC.
L’acceleratore grafico GPU è un ARM Mali-T860 MP2, erede diretta della T760. Dal punto di vista architetturale ci troviamo di fronte alla stessa architettura “Midgard” delle due precedenti generazioni di GPU ARM, e prevede il supporto agli ultimi standard OpenGL ES 3.1, Android Extension Pack e Direct3D 11.1. La nuova famiglia Mali 800 integra alcune nuove feature ed ottimizzazioni dal punto di vista del consumo energetico, tuttavia i vantaggi più evidenti saranno probabilmente dati dai nuovi processi produttivi, che potrebbero permettere l’introduzione di una variante a 16-cluster. A detta della stessa società, Mali-T860 è il 45% più efficiente di T628 sullo stesso processo produttivo, fattore che potrebbe essere tradotto con un notevole aumento dell’autonomia operativa anche durante le più pesanti sessioni di gioco e di computazione di ambienti tridimensionali. T860 si completa con un rinnovato algoritmo per la compressione del frame buffer (AFBC), già presente sulla serie Mali 700.
Abbiamo messo alla prova il P9000 in una serie di Benchmark, andiamo a vedere come si è comportato.
La sfida con Real Racing e Asphalt era particolarmente attesa: ebbene, nessun rallentamento o blocco rilevato, sicuramente vincente il mix di CPU-GPU-RAM che Elephone ha realizzato ed ottimizzato.
Particolare invece la sensazione di riscaldamento che si ottiene: parliamo di una sovratemperature assolutamente non eccessiva, che diventa rilevabile dopo circa 10 minuti di gioco solamente sul bordo metallico sopra la capsula audio. Sicuramente si tratta di un normale fenomeno di conduzione termica dovuta allo chassis unibody che caratterizza il device, un comportamento da questo punto di vista molto originale e per nulla fastidioso, visto che la sensazione di calore è rimasta inalterata dopo una trentina di minuti di game spinto.
Andando a vedere i numeri puri, vediamo come si comporta nella sfida Antutu e Geekbench 3:
Risultati di buon livello, aiutati sicuramente dalla risoluzione “solo” Full HD, ma sappiamo bene quanto questi valori non rispettino assolutamente l’esperienza d’uso reale.
Dove il P9000 si prende una bella rivincita è nel comparto telefono, in particolare per la ricezione. Il 4G (con H3G) è molto stabile, praticamente non viene mai perso dove prima il mio HTC One qualche volta faticava. Mediamente il livello di segnale ricevuto è superiore sia al One che al Note 4 (entrambi con H3G), disponibili come riferimento al momento delle prove. Mi sono spostato molto in questi giorni di test e posso solo confermare la bontà del reparto ricezione. Di seguito un test sulle capacità di download:
Passando ora al componente principale di ogni smartphone moderno, il display del P9000 è Full HD da 5,5” LTPS di produzione LG, con una densità di pixel di 401ppi.
E’ realizzato con tecnologia OGS (One Glass Solution) che permette di inserire il layer touch del display direttamente nella parte inferiore della cover glass, combinando i due elementi, eliminando la necessità di un layer separato per il touch-screen. Tutto ciò si traduce in minor consumo (grazie alla tecnologia LTPS), migliore sensibilità e maggiore passaggio di luce (grazie all’OGS). Il sensore di luminosità è abbastanza veloce nella modifica dell’intensità luminosa del pannello ma si evidenzia una scarsissima progressività nel passaggio da un livello ad un altro, tant’è che la cosa avviene quasi a “gradini”.
La qualità video è molto buona, sia in termini di luminosità che di fluidità, mentre ottima è la resa cromatica, considerando la fascia di prezzo: il merito di tutto potrebbe essere del sistema MiraVision, sviluppato dal chipmaker cinese per ottenere una più elevata qualità video sui device equipaggiati con i propri SoC. Si tratta di una soluzione hardware-software, basata cioè sull’impiego di uno speciale image processor unito a algoritmi e programmi proprietari in grado di effettuare analisi e interpolazioni delle immagini al fine di migliorarne la qualità percepita.
Contrariamente a molti competitor, nelle impostazioni del terminale non è stato possibile trovare voci di settaggio per personalizzare la resa cromatica. Probabilmente il sistema MiraVision ha necessità di mantenere il completo controllo si questi parametri. A meno che non abbiate gusti particolari non lo considererei uno svantaggio, data l’efficienza del sistema.
6 – Fotocamera
Forse il vero punto debole di questo smartphone che, è innegabile, mi ha fin ora affascinato. La camera principale è una Sony da 13MPx F/2.0 con sensore IMX258, supportata dal doppio flash led a 2 colori ed autofocus laser con rilevamento di fase (PDAF). Assente lo stabilizzatore ottico, non una novità in questa fascia di prezzo.
La velocità di apertura dell’applicazione è buona, più veloce di quella di un Samsung Note 4 per intenderci ma non istantanea. Comunque i tempi di attesa sono minimi e non fastidiosi.
Il discorso cambia nell’utilizzo: l’autofocus non lavora molto bene per cui la messa a fuoco richiede talvolta quasi un secondo mentre lo scatto vero e proprio lo supera abbondantemente. Nel complesso, la lentezza dell’esecuzione è davvero snervante. La situazione peggiora ancora al buio, dove i limiti di lentezza vengono amplificati dalla fase di messa a fuoco legata all’illuminazione dell’ambiente da parte dei led. Purtroppo siamo lontani dai dispositivi del 2016 ed anche del 2015.
Riguardo la qualità il sensore dimostra ancora evidenti problemi, ancora una volta in condizioni di bassa luce. Non parliamo di buio totale ma già alle 13.00 di pomeriggio in una giornata uggiosa avremo problemi nel rilevare correttamente i colori: tenderanno tutti al blu/viola, come mostrano le seguenti immagini.
Insufficienti anche i risultati delle macro: è visibile una foto nella galleria (aggiungere il link) in cui inquadro i pin di un connettore video.
L’HDR svolge il suo lavoro in maniera abbastanza asettica, così come scarni sono i menù e la possibilità di personalizzazione delle impostazioni.
Nella fotocamera frontale abbiamo un sensore OV8858 8MP, con angolo di visuale pari a 84°. Paradossalmente la resa cromatica è superiore a quella posteriore e la deformazione legata all’angolo di visuale è molto limitata. Anche la luminosità è di buon livello. Davvero una particolarità questo comportamento.
Riguardo i video, abbiamo possibilità di registrare a 1080p. I video sono abbastanza fluidi e stranamente l’effetto blu sembra diminuire sensibilmente.
Sia per i video che per le foto la funzione zoom risulta un po’ “scattosa”, ma nulla di particolarmente grave.
Nella galleria (va aggiunto il link) potete vedere ulteriori video ed immagini.
Galleria Fotografica Test Elephone P9000
7 – Batteria e Autonomia
La batteria a corredo del P9000 è da 3000mAh (su alcune unità Elephone dichiara in realtà 3080mAh). Viste le dimensioni dello schermo ci si poteva aspettare qualcosa di più ma ricordiamo che il costruttore cinese ha lavorato molto sull’ottimizzazione delle dimensioni, riuscendo a fornire un prodotto comunque sottile e con cornici davvero minime. Da questo punto di vista possiamo considerare l’aver integrato una tale batteria come un ottimo risultato.
Durante questa prova il display è stato posto a 2/3 della luminosità con sensore di regolazione attivo.
Di seguito lo screenshot ma anticipiamo che il comportamento registrato ha luci ed ombre.
Il giudizio su questo prodotto, come anticipato, è contrastante. Di base il dispositivo ha a mio avviso un’ottima autonomia “virtuale”, intendendo con questo termine una valutazione al netto del consumo in stand-by, davvero una grossa anomalia al momento. Con un utilizzo intenso, caratterizzato da:
- foto e video (tutti quelli che vedete in galleria);
- sincronizzazione di Facebook, Gmail, Whatsapp attive;
- trasferimento bluetooth di tutta la galleria al PC;
- installate una decina di app via 4G;
- giocato 15 minuti a Need for Speed;
- tutte le attività riportate negli screenshot di cui sopra;
- 48m di chiamate vocali
sono andato a dormire nella seguente situazione:
- 11h in batteria;
- 45% carica residua;
- 2h 32m di schermo acceso;
Questo vuol dire che il consumo è davvero buono ed il target delle 5h di schermo acceso, che rappresenta in sostanza 5h di attività sul telefono (alle quali vanno poi aggiunti eventuali minuti di conversazione o di musica), non è affatto un’utopia. Purtroppo qualcosa non funziona a livello di ottimizzazione (e Doze?) e il telefono si prende il 30% della carica in stand-by. Davvero un peccato di gioventù, probabilmente risolvibile con un upgrade del software.
Ottima infine la tecnologia di ricarica rapida PE+: per ricaricare dal 2% al 100% ho impiegato esattamente 68 minuti. Elephone dichiara inoltre che con 10 minuti connesso alla rete è possibile ottenere ben 3h di chiamate vocali. Ricordo che comunque il caricatore a parete, così come quello wireless, va acquistato a parte in quanto non compreso nella confezione di acquisto.
Caricabatterie standard da 1 A, il telefono ci ricarica in circa 2h e 10m.
8 – Software e Applicazioni
Veniamo ora all’aspetto che più mi ha colpito e soddisfatto dell’Elephone P9000. Il telefono arriva con su Android 6.0 Marshmallow stock e completo di tutte le G-Apps. La localizzazione dei menù in italiano è parzialmente completa in quanto i sottomenù strettamente legati ad Elephone (ad esempio le gesture) restano in inglese.
Segnalo un aspetto molto interessante e significativo, in ottica di “serietà” del produttore: il 3 di marzo Elephone ha già rilasciato il primo aggiornamento software (circa 200MB) atto a migliorare la stabilità del sistema e migliorare l’autonomia (ma con scarsi risultati, come abbiamo visto). Uno spunto di riflessione comunque interessante per chi si sta chiedendo come il produttore cinese si comporterà con questo device in termini di supporto software, tallone d’Achille di molti costruttori di smartphone.
Vediamo ora cosa offre questo interessante P9000 a livello software.
A livello di fluidità non abbiamo alcun tipo di problema: si naviga piacevolmente nei menù e nelle impostazioni, accompagnati da animazioni sempre nuove a seconda del livello in cui ci si trova. Spesso anche le varie icone di un sottomenù sono animate autonomamente (come nel menù a tendina ad esempio) ed il tutto è stato fatto in maniera sobria e mai stancante. Davvero ottima la risposta dello schermo alle rotazioni, con una reazione praticamente immediata.
Il sistema supporta il double-tap-to-awake, appena differente da quello presente negli LG ma appena ci si fa l’abitudine risulta veloce e preciso.
L’interfaccia fisica è affidata principalmente ad un soft-touch singolo, che reagisce a 3 comandi:
- Tocco singolo: ritorno alla schermata precedente;
- Tocco doppio: ritorno alla home;
- Tocco prolungato: apre la schermata del multitasking.
Molto comodo ed intuitivo da usare.
Elephone ha voluto inoltre inserire uno “smart key” aggiuntivo, pulsante fisico integrato sul lato sinistro, sotto la slitta SIM, a mio giudizio una chicca davvero molto comoda. Nativamente permette di silenziare il telefono con un tocco, in generale però può via software essere associato ad una applicazione da richiamare istantaneamente una volta premuto. A mio giudizio sarebbe comodo poter aggiungere delle features aggiuntive, come la possibilità di avviare una seconda app con la lunga pressione ma soprattutto poter scegliere se avviare l’applicazione anche a schermo spento e bloccato. Chissà che non vengano implementate in futuro.
Veniamo al capito gestures. In Elephone hanno fatto le cose in grande, rendendo disponibili numerose e comodissime funzioni.
Partiamo dalle gestures a schermo spento:
Abbiamo nell’ordine:
- accensione schermo col doppio tap;
- accensione schermo con accesso diretto alla schermata per lo sblocco;
- attivazione della camera disegnando una “C” (ma si apre prima la schermata di unlock);
- attivazione della calcolatrice disegnando una V (ma si apre prima la schermata di unlock);
- controllo del lettore musicale con degli swipe verso l’alto o il basso, destra e sinistra.
Il buon esito di ogni comando a schermo spento viene certificato da una linea rossa che copia il movimento appena disegnato. Purtroppo, come dicevo sopra, prima bisogna sbloccare lo schermo il che rende poco utile parte di queste funzioni. Sono disponibili anche altri segni che attivano nuove funzioni con lo stesso meccanismo. Il sistema di riconoscimento non è precisissimo e serve un po’ di pratica per capire come utilizzarlo e diventare quasi infallibili.
C’è poi la categoria di gesture a schermo acceso:
Nell’ordine:
- Screenshot, attraverso uno swipe verso il basso con 3 dita;
- Accesso alle applicazioni recenti (multitasking) con uno swipe a 3 dita da sinistra a destra.
Anche questa volta funziona tutto perfettamente e devo aggiungere che si tratta di features davvero comode, le utilizzo dal primo momento in cui le ho attivate.
A tutto questo si aggiungono anche il Volume Key to Wake, possibilità di settare il pulsante volume down per accendere lo schermo e Turn-to-Mute, per silenziare il telefono all’arrivo di una chiamata attraverso la rotazione dello stesso sullo schermo.
Il sensore di impronte svolge egregiamente il suo lavoro. Si tratta di un rilevatore di nuovissima concezione, infatti attraverso di esso si riesce simultaneamente ad accendere e sbloccare lo schermo, il tutto in maniera immediata e precisa, con qualsiasi orientamento del polpastrello. E’ possibile associare la propria impronta anche alle app, in maniera tale da garantirne l’accesso solo attraverso il riconoscimento tramite sensore. Dai test effettuati non ho rilevato problemi di sorta.
Chiudiamo cone l’NFC, che garantisce le funzioni tipiche della tecnologia. Molto interessante dunque avere a disposizione questa feature anche su un telefono di questa fascia di prezzo.
9 – Acquisto e Conclusioni
Dopo svariati giorni di utilizzo possiamo dire di avere le idee chiare su questo Elephone P9000. E’ un prodotto del quale ci sentiamo di dare giudizi contrastanti, in particolare lato software. La sensazione è che ci sia stata un po’ di fretta nel farlo uscire (e non poteva essere altrimenti, vista la gestazione di quasi 1 anno che ha avuto), per cui non tutto fili liscio come dovrebbe.
Cosa ci è piaciuto:
- Rifiniture in alluminio
- 4 GB di Ram
- SoC più che performante, quindi fluidità e reattività in tutte le situazioni
- Nessun riscaldamento particolare anche con utilizzo intenso
- Ricezione del comparto telefonico
- Softkey e relativo led di stato
- Lettore di impronte più che preciso
- Predisposizione per ricarica wireless
- Display ampio ben visibile anche alla luce del sole
- Gesture implementate da Elephone
- Completezza dell’hardware
- Consumi energetici, non considerando il battery drain in idle, che sicuramente verrà risolto
- Presenza radio FM
- Prezzo
Cosa non ci è piaciuto:
- Fotocamera principale
- Messa a fuoco lenta
- Tasti poco curati
- Back-cover posteriore (fornisce una presa salda ma non dà senso di robustezza)
- Audio in vivavoce poco chiaro, privo di bassi e spesso distorto
- Software non ben ottimizzato e causa di battery drain piuttosto pesanti
- Confezione di vendita scarna, priva di caricabatterie e cuffie
- Slitta delle SIM piuttosto difficile da estrarre con il puntalino in dotazione
- Manca l’IrDA
Ci sentiamo comunque di consigliare questo smartphone in ottica rapporto qualità/prezzo, soprattutto considerando che l’hardware è davvero interessante e garantirà una certa longevità del prodotto. Sicuramente molti dei punti negativi saranno risolvibili con ottimizzazioni software, resta solo il punto interrogativo di quanto Elephone voglia investire in futuro in questo campo.
Al momento il P9000 è disponibile presso Gearbest a meno di 230 €, con spedizione gratuita (da aggiungere poi le tasse doganali).