Per il pagamento del pedaggio ai caselli dell’autostrada sono varie le opzioni a disposizione degli utenti. Infatti, come tutti gli automobilisti sanno è possibile pagare in contanti, con carte di credito o debito, con la tessera Viacard oppure ricorrendo ai dispositivi di telepedaggio autostradale.
Quest’ultima modalità è, come vedremo, la più “smart” in assoluto e ha rappresentato una svolta importante per il pagamento dei pedaggi delle tratte autostradali contribuendo alla decongestione del traffico.
Il pagamento in contanti
Il pagamento del pedaggio con monete e/o banconote è ancora diffuso, ma non è azzardato presumere che negli anni a venire cada in quasi totale disuso a favore di una sempre maggiore automatizzazione delle uscite (vedasi per esempio quella di Sasso Marconi Nord sull’autostrada A1).
Pagamento del pedaggio con carte di debito o credito e tessera Viacard
È possibile assolvere al pedaggio autostradale tramite carte di credito e debito; il pagamento si effettua inserendo la carta nel lettore presente nel casello di uscita (prima si deve inserire il ticket ritirato al casello di entrata); alcuni caselli accettano la modalità contactless; per il pagamento del pedaggio autostradale con le carte non è necessario digitare il PIN (si vogliono evitare le perdite di tempo relative).
Un’alternativa simile alle carte è la tessera Viacard che può essere a scalare o associata a un IBAN.
Queste modalità di pagamento sono più rapide del pagamento in contanti, ma non eliminano del tutto la formazione di code.
I dispositivi di telepedaggio: la modalità più smart
La modalità di pagamento più smart e “anti-coda” che si può adottare in autostrada è il telepedaggio, sistema di pagamento automatico basato sul ricorso a un dispositivo (transponder) sistemato all’interno dell’autovettura (sul parabrezza dell’auto, in alto al centro) che comunica con un lettore presente in alcuni caselli.
Per sfruttare il telepedaggio è necessario transitare, sia in entrata che in uscita, nelle corsie identificate da un cartello con la lettera T che sta per “telepedaggio”, solitamente su sfondo giallo.
La comodità sta nel fatto che non è necessario fermarsi al casello perché dopo che il transponder ha scambiato le informazioni con il lettore, la sbarra del casello si alzerà permettendo il passaggio dell’auto.
Quanto dovuto viene registrato dal sistema dopodiché i vari addebiti saranno regolarmente fatturati e addebitati sul conto corrente o sulla carta con IBAN abbinati al dispositivo.
Un esempio pratico di telepedaggio: UnipolMove
Uno dei principali gestori del telepedaggio autostradale è UnipolMove, soluzione della compagnia UnipolSai, gestita tramite la controllata UnipolTech, che da tempo si è posta come alternativa allo storico gestore Telepass.
UnipolMove ha lanciato due piani interessanti per clienti privati: UnipolMove Base, per chi usa spesso l’autostrada, e Unipol Pay Per Use, ideale per chi utilizza la rete autostradale molto sporadicamente.
UnipolMove Base, con l’attuale promozione, prevede il canone azzerato per i primi 12 mesi; in seguito si pagheranno 1,50 euro mensili per il primo dispositivo e 1 euro al mese per un eventuale secondo dispositivo. Questo piano non prevede costi di attivazione.
UnipolMove Pay per Use prevede un canone giornaliero di 0,50 euro, nel giorno di utilizzo, fino alle 23:59 dello stesso giorno. Se non si usa il dispositivo non si hanno addebiti. Questa opzione prevede fino al 30 luglio 2024 uno sconto del 50% sul costo diattivazione una tantum (quindi 5 euro anziché 10).
UnipolMove offre anche vari altri servizi come per esempio parcheggi convenzionati e strisce blu, pagamento del bollo auto, Area C di Milano, riparazione vetri auto e servizio di tagliando auto (a oggi soltanto in Lombardia).
UnipolMove è acquistabile online ed, essendo gestito dalla nota compagnia UnipolSai, dispone anche di una rete vendita particolarmente ampia.