Meta ha avviato la distribuzione della sua intelligenza artificiale in Italia e nel resto d’Europa, a distanza di quasi un anno dalla sospensione del lancio. Da questa settimana, quindi, Meta AI sarà disponibile sulle principali app dell’azienda, tra cui si annoverano WhatsApp, Instagram, Facebook e Messenger.
Al momento gli utenti dovranno però accontentarsi di una versione incompleta, dal momento che l’assistente AI di Meta sarà limitato soltanto a funzionalità di chat testuale.
Come funziona Meta AI
Per utilizzare Meta AI su WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger sarà sufficiente cercare l’icona blu associata all’assistente AI e iniziare una conversazione. In alternativa, su WhatsApp, e poi su Messenger e Instagram, basterà digitare @MetaAI e porre una domanda, dopodiché il nuovo assistente fornirà una risposta all’interno della conversazione.
Meta AI è progettato per dare risposte a quesiti, assistere gli utenti in caso di problemi, e offrire approfondimenti su quelli che sono i temi di proprio interesse. Tra le altre cose, includerà anche una funzionalità per trovare contenuti attraverso i feed social, come reel e post. Con questa opzione sarà possibile ad esempio avviare la pianificazione di un viaggio, visualizzando foto e video pertinenti alla meta richiesta, rispondere a una domanda posta all’interno di un gruppo di amici, oppure ancora scegliere il locale dove andare a cenare.
Meta AI arriva in Europa in forma limitata
Per il momento, in Europa le capacità di Meta AI saranno limitate. Se infatti da una parte potrà scrivere e modificare testi, oltre che fornire suggerimenti e rispondere alle domande che gli verranno poste, non potrà né generare immagini né analizzare fotografie, come invece avviene regolarmente negli Stati Uniti.
Da cosa dipende ciò? Dallo stesso motivo a cui si deve il suo arrivo con oltre un anno di ritardo rispetto agli Stati Uniti: la complessità del sistema normativo dell’Unione europea, in particolare per quanto concerne il rispetto delle normative sulla privacy. A questo proposito, l’azienda statunitense ha sottolineato che Meta AI non è stata addestrata attingendo dalle informazioni degli utenti europei, bensì dai dati pubblici presenti su Internet e da database autorizzati.
Meta AI lancia la sfida agli altri player del settore
Il lancio di Meta AI in Europa segna un punto di svolta importante per la società di Mark Zuckerberg, pronta a lanciare il guanto di sfida alla concorrenza. L’obiettivo è quello di competere apertamente con OpenAI e Google, già presenti da diverso tempo ormai nel Vecchio Continente con i loro prodotti AI, ChatGPT da una parte e Gemini dall’altra.
Dal canto suo Meta ha un vantaggio non di poco conto, vale a dire un’ampia base di utenti che tutti i giorni usano le sue app di messaggistica e social. Ciò potrebbe favorire Meta nel processo di integrazione dell’AI nelle sue applicazioni, portando Meta AI nella quotidianità di tutti i giorni.