Il formato per le immagini JPEG (chiamato anche JPG) è ormai noto un po’ a tutti, ed universalmente diffuso. Moltissime immagini su Web sono in JPG, le foto che scattiamo col nostro telefono sono ancora più di frequente salvate in file JPEG. La fortuna del formato è dovuta alla capacità di comprimere le immagini evitando grosse perdite di qualità.
Oggi però non parliamo di JPEG ma di HEIF, un più recente formato per le immagini, che ha l’ambizione di sostituire il formato JPG.
HEIF è un acronimo e sta per High Efficiency Image Format (in italiano significa: formato immagine ad alta efficienza).
Secondo MPEG (Moving Picture Experts Group) ed Apple, il nuovo formato di file dovrebbe permettere di avere i file immagine della stessa qualità che occupano però la metà dello spazio.
Cosa sono HEIF e HEIC
HEIF è un formato contenitore, un po’ come il formato MVK per i video; può contenere al suo interno file codificati in vari modi, anche in formato JPG.
Il formato HEIF diventa HEIC quando i file al suo interno vengono codificati con lo standard di compressione HEVC, che permette una efficienza migliore sulla compressione delle immagini.
La versatilità di avere un formato contenitore a disposizione permette di fare cose impossibili in precedenza. Il nuovo formato è stato quasi una scelta obbligata per Apple che cercava un modo per salvare le Live Photo e le informazioni della modalità Ritratto. Le “Live Photo”, per chi non le conoscesse, sono foto animate, che contengono un breve video preso prima dello scatto. La modalità “Ritratto” crea file che contengono lo scatto originale e quello elaborato per la sfocatura dello sfondo.
I vantaggi di HEIF
La maggiore efficienza del nuovo formato è dovuta ai nuovi algoritmi di compressione HEVC, utilizzati anche nell’apprezzato formato video H.265. Tali algoritmi permettono di ottenere file HEIC di qualità indistinguibile da un JPG dimezzando lo spazio di archiviazione occupato.
Altri importanti vantaggi derivano dal supporto alle trasparenze e colori fino a 16 bit, Apple ha scelto il nuovo formato come predefinito sui nuovi iPhone anche perché questi scattano immagini con gamma cromatica estesa a 10 bit, che andrebbe persa se venissero codificata in JPG invece che in HEVC. Il JPEG infatti supporta solo una profondità del colore ad 8 bit.
Inoltre HEIF permette di ruotare le immagini, di ritagliarle, di inserire titoli e sovrapposizioni senza bisogno di ricodificare il file originale. Quindi le modifiche sono reversibili e non distruttive, inoltre sono istantanee.
La natura di contenitore del file HEIF è molto adatta alla fotografia computazionale. La fotografia computazionale è quel ramo dell’IA che si occupa di riconoscere oggetti nelle foto e di classificarle. All’interno di un singolo file possono essere inserite migliaia di foto e i metadati necessari alla categorizzazione, così che possano essere dati rapidamente in pasto al Machine Learning per il suo addestramento.
Il limite dei nuovi formati
Il formato HEIF è liberamente utilizzabile (anche se non è un formato libero), quindi non ci sono particolari problemi per la sua diffusione, implementazione ed utilizzo. Il vero problema è la codifica HEVC, che è proprietaria e fornita sotto licenza dal consorzio MPEG.
La compatibilità si è ampliata e come abbiamo detto adesso entrambi i formati sono supportati da tutti i maggiori sistemi. Il supporto al nuovo formato è stato aggiunto su Windows 10, su dispositivi Apple con Mac OS da Sierra in poi, su iOS a partire dalla versione 11 e su Android a partire dalla versione 9 (Pie).
Ma iOS, tramite conversione automatica, continua a convertire i file HEIC in formato JPEG quando si inviano, perché moltissime App ancora non supportano il nuovo formato e, come già detto, JPEG è attualmente il formato più compatibile con i vari dispositivi.
Ad oggi nessun browser supporta il nuovo formato con estensione heic e heif. HEIC è lontano dall’imporsi come formato immagine del futuro, perché grandi colossi come Google spingono su altri formati avanzati ad alta efficienza liberi come WebP.
Un buon numero di programmi per l’editing fotografico e per il disegno supportano nativamente il nuovo formato, fra queste:
- Adobe Lightroom (sui sistemi che abbiamo elencato sopra)
- Affinity Photo
- GIMP dalla versione 2.10.2, rilasciata nel maggio del 2018
- Paint.NET
- ImageMagick
- Krita
- Zoner Photo Studio X
- Pixelmator (dalla versione 3.7)
- GraphicConverter