L’intelligenza artificiale sta vivendo un’evoluzione senza precedenti e DeepSeek R1 si sta imponendo come un’alternativa di rilievo nel panorama dell’IA generativa.
Questo modello open-source cinese si distingue per un’efficienza straordinaria e una capacità di ragionamento avanzato che lo rendono competitivo con le soluzioni offerte dai giganti del settore, come OpenAI e Google. Tuttavia, per sfruttarlo al massimo, è necessario adottare alcune strategie specifiche.
In questo articolo, esploreremo 7 trucchi fondamentali per migliorare l’interazione con DeepSeek R1, ottimizzandone le risposte, inoltre vedremo degli accorgimenti utili per superare alcune delle limitazioni imposte dalla censura cinese.
7 trucchi per DeepSeek r1
L’importanza dei prompt mirati
Capire l’architettura di questi modelli è fondamentale per sfruttarli al meglio, esaltandone i pregi e minimizzandone i difetti. DeepSeek R1 utilizza un’architettura chiamata “Mixture of Experts” (MoE), che attiva solo una parte dei suoi parametri per ogni richiesta, ottimizzando così le prestazioni senza aumentare eccessivamente il consumo di risorse. Questo significa che il modello è più efficiente nel rispondere a richieste specifiche.
Per ottenere il massimo, è consigliabile formulare prompt dettagliati e mirati, in modo da attivare gli “esperti” più adatti alla tue esigenze. Così DeepSeek r1 riuscirà a darti risposte più pertinenti, dirette, e a diminuire le allucinazioni (cioè le risposte errate).
Specifica il ruolo
Uno dei trucchi più efficaci per sfruttare al meglio DeepSeek R1 è la specificazione del ruolo.
Come molti altri modelli di linguaggio avanzati, DeepSeek risponde in modo molto più preciso ed efficiente quando gli si forniscono indicazioni chiare sul contesto della richiesta.
Ad esempio, se stai cercando assistenza su un problema complesso di programmazione, dire semplicemente “Aiutami a scrivere del codice” potrebbe non portare ai migliori risultati. Invece, un prompt come “Sei un senior software engineer specializzato in sviluppo web con esperienza in JavaScript, aiutami a scrivere una funzione per calcolare la somma dei numeri in un array” permette al modello di concentrarsi su una risposta molto più specifica e mirata.
Questo trucco è legato alla capacità di DeepSeek di adattarsi ai vari contesti e di applicare le proprie competenze in base alle informazioni date.
Quando specifichi il ruolo, il modello si attiva in modo più mirato, riducendo la necessità di ulteriori chiarimenti e aumentando l’accuratezza delle risposte.
Questo approccio è fondamentale per ottenere il massimo da un modello avanzato come DeepSeek R1, che, sebbene potente, ha bisogno di essere “indirizzato” correttamente per dare risposte ottimali.
Utilizzare sempre un ruolo specifico consente di risparmiare tempo e ottenere risposte più utili.
Invita il modello a riflettere
Uno dei migliori metodi per ottenere risposte accurate e ben strutturate da DeepSeek R1 è incoraggiare il modello a ragionare in modo sequenziale. Questo perché DeepSeek, come evidenziato nella sua documentazione, tende a fornire risultati migliori quando impiega più tempo nel processo di elaborazione della risposta.
Se gli si chiede di arrivare subito a una conclusione, può generare una risposta affrettata o superficiale.
Per ovviare a questo problema, puoi includere nel prompt istruzioni esplicite come “Analizza il problema passo dopo passo” o “Scomponi il ragionamento in fasi e fornisci una spiegazione dettagliata per ogni passaggio”. Questo attiva nel modello un processo di pensiero più profondo, simile al modo in cui un essere umano affronterebbe un problema complesso.
Ad esempio, se chiedi a DeepSeek di risolvere un’equazione matematica avanzata o di elaborare una strategia di business, incoraggiarlo a ragionare per passaggi ti garantirà un risultato più strutturato e affidabile. Inoltre, questa tecnica lo aiuta a individuare eventuali errori logici, poiché ogni passaggio può essere esaminato e corretto se necessario. Questo metodo è particolarmente utile per problemi tecnici, ragionamenti deduttivi e analisi di dati complessi.
Incoraggia l’auto-revisione
Un altro trucco fondamentale per ottenere il massimo da DeepSeek R1 è spingerlo a rivedere e valutare criticamente le proprie risposte. Il modello ha una forte capacità di autocorrezione, ma spesso non la attiva spontaneamente a meno che non gli venga richiesto esplicitamente.
Questo significa che, senza un adeguato prompt, DeepSeek potrebbe fornire una risposta che sembra corretta a prima vista, ma che in realtà potrebbe contenere inesattezze o essere migliorata.
Per sfruttare al meglio questa funzione, puoi includere nel prompt frasi come: “Verifica la tua risposta e correggi eventuali errori” oppure “Analizza criticamente il tuo ragionamento e proponi eventuali miglioramenti“. In questo modo, il modello rileggerà la propria risposta, cercherà incoerenze e proverà a migliorare la qualità del risultato.
Questo metodo è particolarmente utile quando si lavora con problemi complessi, come la scrittura di codice, la risoluzione di quesiti matematici o l’analisi di strategie di business. Ad esempio, se gli chiedi di scrivere un algoritmo, puoi poi aggiungere “Ora rivedi il codice e identifica eventuali punti deboli o ottimizzazioni possibili”. In molti casi, questa strategia porta a un netto miglioramento della risposta, rendendola più precisa e raffinata.
Fagli esplorare approcci multipli
Un trucco avanzato per ottenere risposte più ricche e articolate da DeepSeek R1 è chiedergli di esplorare più soluzioni per uno stesso problema. Questo modello è in grado di valutare diverse prospettive e approcci, ma, se non sollecitato, tende a fornire una sola risposta diretta. Tuttavia, richiedere esplicitamente una varietà di opzioni spinge l’IA a ragionare in modo più approfondito e creativo.
Per attivare questa funzionalità, puoi usare prompt come: “Trova 5 modi diversi per risolvere questo problema e confrontali” oppure “Esamina diverse strategie per affrontare questa situazione e scegli la migliore“. Questo approccio non solo aumenta la qualità della risposta, ma ti permette anche di valutare autonomamente quale approccio sia più adatto alle tue esigenze.
Ad esempio, se chiedi a DeepSeek un metodo per migliorare il traffico di un sito web, invece di fornire un’unica soluzione generica, il modello potrebbe suggerire SEO, campagne pubblicitarie, social media marketing, collaborazioni con influencer e strategie di content marketing.
In più, se aggiungi un’ulteriore richiesta come “Analizza i pro e i contro di ciascun approccio“, l’IA ti fornirà un quadro ancora più dettagliato, consentendoti di prendere decisioni più informate. Questo trucco è particolarmente utile per brainstorming, problem solving e decisioni strategiche.
Nel prompt evita gli esempi
Questo trucco può sembrare anti-intuitivo ma per ottenere risposte più efficaci da DeepSeek R1 è consigliabile formulare le richieste in modo chiaro senza fornire esempi, piuttosto che includere esempi nel prompt. Secondo la documentazione del modello, questo metodo tende a produrre risposte più accurate e complete rispetto all’uso di esempi, che possono invece introdurre ambiguità o limitare la creatività dell’intelligenza artificiale.
Il motivo è che DeepSeek R1 è stato addestrato per generalizzare bene le richieste e, quando non viene vincolato da esempi specifici, ha maggiore libertà di ragionare in base al contesto e trovare la soluzione migliore.
Ad esempio, se gli chiedi di scrivere un riassunto di un testo, invece di mostrargli un esempio di riassunto, puoi semplicemente dire: “Riassumi questo testo nel modo più chiaro e conciso possibile”. Il modello elaborerà la richiesta in modo più flessibile e spesso con risultati migliori.
Tuttavia, in casi molto specifici o tecnici, fornire un esempio può essere utile, ad esempio quando si desidera che l’intelligenza artificiale segua un formato particolare. Ma in generale, è meglio affidarsi a richieste dirette e prive di esempi per ottenere risposte più naturali e precise.
Definisci chiaramente il formato e la struttura della risposta
Un altro trucco fondamentale per ottenere risposte precise e ben organizzate da DeepSeek R1 è specificare in modo dettagliato sia il contenuto che la struttura della risposta desiderata. Questo modello, infatti, tende a fornire risultati più accurati quando le istruzioni sono esplicite e ben definite. Se il prompt è vago, la risposta potrebbe essere imprecisa o non nel formato desiderato.
Per migliorare la qualità delle risposte, è utile includere indicazioni chiare come: “Rispondi in forma di elenco numerato“, “Genera un testo diviso in introduzione, corpo e conclusione” oppure “Fornisci una tabella con vantaggi e svantaggi di ogni opzione“. Ad esempio, se chiedi all’IA di spiegare un argomento complesso, invece di un testo lungo e poco organizzato, puoi specificare: “Fornisci una spiegazione divisa in tre paragrafi, con un esempio pratico alla fine“.
Questo metodo è particolarmente utile per attività come la scrittura di articoli, la generazione di codice, la creazione di report e la sintesi di informazioni. Specificare chiaramente la forma della risposta riduce la necessità di correzioni e migliora l’efficienza del processo, evitando fraintendimenti e ottenendo risultati più utili fin dal primo tentativo.
Alcuni ulteriori suggerimenti
Per evitare il controllo del governo cinese
Una strategia efficace per sfruttare DeepSeek R1 senza doversi preoccupare della censura e dei possibili rischi per la privacy è accedervi tramite piattaforme alternative come Perplexity AI. Perplexity è un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale che integra vari modelli, inclusi quelli open-source come DeepSeek R1. Utilizzando questa piattaforma, è possibile interrogare DeepSeek senza passare direttamente dai server cinesi, riducendo il rischio che le richieste vengano monitorate o filtrate.
Sito Web: Perplexity AI
Un vantaggio di Perplexity è che offre un’interfaccia semplice e anonima, evitando la necessità di creare un account o condividere dati personali.
Inoltre, diversamente dall’accesso diretto, che potrebbe essere soggetto a restrizioni geografiche o alla censura del governo cinese, interrogare DeepSeek tramite Perplexity consente di ottenere risposte più complete e meno filtrate.
Tuttavia, va tenuto presente che anche Perplexity può applicare proprie politiche di moderazione. Anche queste si possono aggirare, con alcuni dei “trucchi” di cui parleremo nel prossimo paragrafo.
Trucchi per aggirare la censura
Come molti modelli sviluppati in Cina, DeepSeek R1 è soggetto a rigide restrizioni imposte dal governo. Qualsiasi richiesta che possa essere interpretata come critica verso il Partito Comunista Cinese, menzioni eventi storici sensibili (come Piazza Tiananmen 1989) o tocchi argomenti vietati viene bloccata automaticamente dal modello. Questo avviene in due modi: o la risposta viene filtrata e sostituita con un messaggio generico (“Scusa, non posso aiutarti con questa domanda“), oppure DeepSeek cancella la risposta a metà elaborazione, riconoscendo il contenuto come proibito.
Esistono però alcuni metodi per aggirare questi blocchi. Uno dei più efficaci consiste nel sostituire alcune lettere con numeri o simboli simili (ad esempio, “Tiananmen” può diventare “Ti4n4nm3n”).
Un altro metodo consiste nell’utilizzare caratteri speciali o spazi vuoti tra le lettere per confondere il filtro automatico. Inoltre, si può chiedere a DeepSeek di rispondere in forma indiretta, usando metafore o facendo riferimento a eventi simili in altri paesi.
Anche l’uso delle emoji può essere un’ottima soluzione: chiedere a DeepSeek di riassumere un evento con simboli può portare a risposte sorprendenti. Infine, riformulare le domande in modo neutro e chiedere un’analisi storica o accademica generica può aiutare a evitare il blocco automatico.