Uno degli argomenti più discussi quando si parla di criptovalute è il mining, soprattutto ora che il tema ambientale è al primo posto dell’agenda politica e sociale. È probabile che tu abbia letto o sentito questo termine mentre leggevi un approfondimento sul web o guardavi un servizio del telegiornale, e adesso sei interessato a saperne di più.
Perfetto: in questa guida cercheremo di spiegarti tutto quello da sapere sul mining, ovvero cos’è, come farlo, oltre a suggerirti le migliori criptovalute da minare.
Cos’è il mining
Iniziamo con una spiegazione tecnica e precisa, per chi ha già familiarità con le criptovalute,mentre se ancora non hai nozioni in questa campo, troverai nel prossimo paragrafo una spiegazione più semplice alla portata di tutti.
Il mining è il processo attraverso cui vengono validate nuove transazioni all’interno di una blockchain secondo il protocollo di validazione Proof of Work (“prova di lavoro”). L’obiettivo è la creazione di un nuovo blocco contenente tutte le transazioni, che va ad aggiungersi agli altri già generati.
Il termine mining, dal verbo inglese to mine (“estrarre”), significa letteralmente “estrazione”. È importante però fare subito una precisazione: i cosiddetti miners, cioè coloro che svolgono l’attività di mining, non estraggono nessuna criptovaluta fisicamente ma solo in senso lato.
Per capire meglio di cosa parliamo, vi invitiamo a proseguire nella lettura della nostra guida.
Come funziona il mining
Alla base del mining c’è la risoluzione di un complesso problema matematico, che a sua volta fa riferimento a un hash cifrato. Per individuare la stringa hash corretta, i miners si avvalgono della potenza di calcolo del loro computer: più questa è elevata, maggiori sono le probabilità di riuscita.
Il primo miner che trova la soluzione ha diritto a una ricompensa per la sua prova di lavoro, ad esempio un Bitcoin. Prima però è indispensabile che anche gli altri nodi della rete concordino con la soluzione del miner, in modo da convalidare il nuovo blocco e aggiungerlo alla blockchain.
L’attività di mining è molto cambiata nel corso degli anni. Nel 2009, quando cioè ci fu il lancio di Bitcoin, la difficoltà dei problemi matematici era nettamente inferiore: chiunque poteva risolverli con un normale computer.
Anno dopo anno, con la crescita di valore dell’intero mercato di criptovalute, la competizione tra miners è aumentata in maniera esponenziale. Di conseguenza anche la difficoltà dei problemi è cresciuta in modo vertiginoso, così come le esigenze di potenza di calcolo per ciascun computer.
Da qui la nascita delle mining farm e mining pool, strutture complesse e costose che dispongono di competenze di calcolo inarrivabili per chi sceglie la strategia del mining individuale.
L’attività di mining nel dettaglio
Come già spiegato, il mining è un’attività strettamente collegata al funzionamento della blockchain. Prima di tutto, occorre ricordare che la blockchain conserva i dati delle transazioni dentro una serie di blocchi creati dai nodi della rete, o meglio da un sistema di computer. Per la validazione dell’intero processo, è indispensabile che la catena sia chiusa. Ed è qui che entra in gioco il mining.
Infatti, gli elementi richiesti per portare a termine l’operazione sono un valore numerico casuale (“nonce”) e un codice alfanumerico (“hash”), che chiude definitivamente un blocco. Che cosa fa allora il miner? È molto semplice (tra virgolette): esegue milioni di calcoli al secondo per trovare l’hash che verifica l’operazione.
Una volta trovata la stringa corretta, il server dà la sua approvazione e il blocco si chiude.
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Come fare mining
Stai prendendo in considerazione la possibilità di diventare anche tu un miner? Innanzitutto è necessario essere in possesso delle attrezzature alla base dell’attività di mining:
- Computer performante: è alla base dell’attività di calcolo, da svolgersi sette giorni su sette, 24 ore su 24. Migliore è l’hardware a disposizione, maggiori saranno le probabilità di “estrarre” criptovalute. Online puoi trovare numerosi modelli in vendita, tra cui anche – soprattutto – gli ASIC (Application Specific Integrated Circuits), ritenuti i punti di riferimento per l’attività di Bitcoin mining.
- Banda larga e contratto di energia ad hoc: altri due elementi imprescindibili sono l’utilizzo di una linea Internet a banda larga e stabile, insieme alla sottoscrizione di un contratto di energia elettrico che soddisfi i requisiti di un attività come il mining.
- Cryptographic hash software: alla lista si aggiunge anche il cryptographic hash software, un software dedicato a decifrare il codice hash corretto. Non c’è un programma unico per qualsiasi criptovaluta, ma ogni singola valuta digitale richiede un cryptographic hash software diverso.
- Wallet e iscrizione alla piattaforma exchange: infine occorre aprire un portafoglio digitale, dove conservare le criptovalute che si estraggono come ricompensa per la prova di lavoro. Se poi, come è probabile, si vuole cambiare in criptovaluta in valuta FIAT, bisogna registrarsi a una delle tante piattaforme di exchange per criptovalute disponibili.
Questi sono i requisiti indispensabili per chi si affaccia per la prima volta al mining. Poi, però, è altrettanto importante capire quale strategia adottare per farlo. In linea di massima, ci sono tre strade differenti: fare tutto da soli, giocare di squadra, sfruttare la rete. Ecco, in breve, cosa significa.
Attività mining individuale
Fare il mining in prima persona, senza cioè l’aiuto degli altri, è ancora possibile, a patto che si crei un super-computer in grado di competere con gli altri. È poi necessario mettere in conto la spesa per la bolletta energetica e un budget sostanzioso per l’investimento iniziale e la manutenzione.
Mining pool
Un vecchio detto dice che l’unione fa la forza. È solo un proverbio, ma sempre più persone lo stanno prendendo alla lettera nel mondo delle criptovalute, a maggior ragione nella community dei miner. E la ricompensa? Il guadagno viene suddiviso in base agli anni trascorsi nel gruppo e all’hashrate del proprio hardware.
Mining cloud
La soluzione più moderna e interessante tra quelle già elencate qui sopra. Consiste nell’affidarsi a un provider esterno che offre la potenza di calcolo richiesta per trovare la stringa alfanumerica necessaria per validare la transazione e chiudere il blocco. I benefici di questa soluzione sono notevoli: minori investimenti iniziali, minor consumo di energia, zero costi di manutenzione.
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Quali criptovalute minare
Premessa: solo le criptovalute associate al protocollo di validazione Proof of Work sono idonee al mining. Detto questo, ad oggi le criptomonete più convenienti da minare sono:
- Bitcoin
- Ethereum
- Dogecoin
Bitcoin
Il mining di Bitcoin è da considerarsi come uno degli investimenti migliori a lungo termine, dal momento che si parla delle criptovaluta con il maggior potenziale di guadagno. È altrettanto vero però che con il trascorrere degli anni diventa sempre più difficile minare Bitcoin. Le cose non andranno meglio in futuro, anzi: i calcoli per “estrarre” nuove criptovalute saranno ancora più complessi, di conseguenza serviranno computer più prestanti e un maggior consumo di energia.
Ethereum
Un discorso analogo può essere fatto per il mining di Ethereum, anche se con delle considerevoli differenze. Come Bitcoin, il valore di Ethereum è in crescita, e questo non può non avere vantaggi significativi sul lungo termine. C’è però un problema: la blockchain di Ethereum potrebbe passare al protocollo di validazione Proof of Stake, rendendo inutile il mining. È una questione importante, soprattutto se legata agli investimenti iniziali. In ogni caso, minare oggi Ethereum conviene perché il valore della criptovaluta in futuro potrebbe essere molto più alto di quello attuale.
Dogecoin
Negli ultimi tempi Dogecoin mining è stata una delle parole chiave più ricercate in rete, per via dell’accresciuto interesse sulla cosiddetta “criptovaluta del popolo”. Non è solo questo però ad attirare un numero crescente di persone al mining di Dogecoin.
I tre vantaggi principali legati all’attività sono:
- minare Dogecoin è più facile rispetto sia a Bitcoin che Ethereum, dunque richiede un investimento iniziale minore
- non c’è un limite alla disponibilità di Dogecoin, a differenza di Bitcoin
- l’algoritmo per minare Dogecoin (scrypt) è lo stesso impiegato per il mining di Litecoin
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