Di recente il termine ChatGPT è diventato improvvisamente noto anche al grande pubblico, per via soprattutto di articoli in cui questa nuova tecnologia viene etichettata come “la fine” del motore di ricerca di Google. Le cose stanno davvero così? Perché si pensa che in futuro neanche troppo lontano possa rivoluzionare il modo in cui cerchiamo e otteniamo informazioni tramite Internet?
In questo articolo proveremo a rispondere a queste e altre domande, con l’obiettivo di rendere più chiaro cos’è e come funziona ChatGPT, il rivoluzionario chatbot di OpenAI, organizzazione non profit statunitense – alla cui fondazione hanno preso parte tra gli altri anche Elon Musk e Sam Altman – specializzata nella ricerca sull’intelligenza artificiale.
Cos’è ChatGPT
ChatGPT è un chatbot sviluppato da OpenAI per imitare le conversazioni umane e generare testo in modo automatico. A rendere così speciale il modello progettato da OpenAI è la sua capacità di creare testi comprensibili e soprattutto naturali per gli umani.
Per essere un po’ più tecnici, si tratta di un modello GPT-3 (acronimo per Generative Pre-trained Transformer 3) basato sull’intelligenza artificiale e il machine learning.
Dopo aver debuttato nel novembre 2022 meravigliando il mondo, ChatGPT è riconosciuto come il modello più evoluto di GPT-3. A conferma del successo clamoroso, nelle settimane seguenti al lancio online la piattaforma ha avuto spesso e volentieri problemi di utilizzo per via dell’eccessivo traffico di visitatori interessati all’utilizzo di ChatGPT, al momento ancora gratuito.
Tra i primi ad accorgersi delle sue potenzialità sono stati gli studenti di Stati Uniti e Australia, tant’è che le scuole pubbliche di New York e Los Angeles hanno vietato l’utilizzo del software, mentre nelle università australiane si è ritornati agli esami tradizionali con carta e penna.
Effetti collaterali a parte, il modello di intelligenza artificiale di OpenAI ha suscitato l’enorme interesse di Microsoft. Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, il colosso di Redmond sarebbe pronto a investire qualcosa come 10 miliardi di dollari per mettere le mani sul rivoluzionario chatbot.
Uno degli obiettivi primari di Microsoft sarebbe quello di sfruttare l’intelligenza artificiale di ChatGPT per promuovere una nuova versione del suo motore di ricerca Bing e dichiarare di fatto guerra a Google. A proposito di effetti collaterali…
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Come funziona ChatGPT
Il funzionamento di ChatGPT si basa su un modello di rete neurale chiamato “Trasformatore”. Non appena l’utente fornisce un prompt o un input al chatbot, il “Trasformatore” analizza rapidamente il testo e genera in automatico un testo che risulta naturale e comprensibile agli occhi e alle orecchie degli esseri umani.
Per riuscire in questa impresa, il modello di rete neurale ha dovuto prima “allenarsi” imparando un enorme database di paragrafi, frasi e parole.
I testi che il chatbot di OpenAI è in grado di creare sono diversi: descrizioni di prodotti, articoli, risposte brevi in supporto ai clienti, soltanto per citare qualche esempio. Questa nuova tecnologia è così avanzata da essere capace di generare testi anche su determinati argomenti: medicina, calcio, economia, ricette, ecc., usando per ciascuno uno stile diverso.
A rendere ciò possibile è il semplice addestramento del chatbot su un database specifico: se ad esempio gli sviluppatori di OpenAI addestrassero il modello di rete neurale su un database incentrato sul campionato di Serie A, il chatbot avanzato sarebbe in grado di rispondere e generare testi specifici sul torneo di calcio della massima serie italiana utilizzando uno stile del tutto uguale a quello impiegato dai giornalisti sportivi.
Cosa sono i prompt?
I prompt sono richieste specifiche assegnate a ChatGPT per generare un determinato testo. Tali richieste possono essere presentate sotto forma di domanda, paragrafo o frase.
Esempi di prompt:
- Che cosa c’è da vedere in Italia?
- Raccontami la storia di Steve Jobs e come è riuscito a fondare l’azienda Apple. Poi mi piacerebbe sapere qualcosa in più sulla sua vita privata.
- Scrivi una storia d’amore.
Provare ChatGPT
Puoi provare ad utilizzare ChatGPT collegandoti alla pagina apposita del sito openai.com e cliccando sul tasto “TRY CHATGPT“.
Nella schermata che si aprirà potrai effettuare il login (Log in) o la registrazione (Sign up).
La registrazione è gratuita e puoi farla tramite email oppure utilizzando l’account Google o account Microsoft.
Una volta effettuato l’accesso alla home page digita la domanda o la frase in base alla quale vuoi che il chatbot generi in automatico il testo.
Sebbene l’interfaccia della homepage di ChatGPT sia in lingua inglese puoi benissimo scrivere le richieste in lingua italiana, il bot riconoscerà in automatico la lingua e ti risponderà in italiano.
Nota: a causa del numero spropositato di accessi al sito, potresti leggere il seguente avviso: “ChatGPT is at capacity right now”, che tradotto letteralmente significa “ChatGPT è al massimo ora”.
Si tratta della comunicazione formale che avvisa gli utenti dell’impossibilità di usare il chatbot a causa del sovraccarico dei server. Se vuoi ricevere una notifica non appena il servizio tornerà disponibile, fai clic sul link “Get notified when we’re back”.
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