Google è il più importante motore di ricerca al mondo, gran parte del traffico internet passa attraverso le sue pagine web. Quindi è importantissimo, se vuoi avere successo in rete, conoscere i segreti su come essere primi su Google avendo le pagine indicizzate ai primi posti nei risultati di ricerca.
Giardiniblog ha molte pagine al primo posto, quindi possiamo condividere la nostra esperienza in merito.
Partiamo dalle basi, su Google esistono due tipi di posizionamenti:
- quello organico, si tratta dei normali risultati di ricerca, è gratuito, è Google a decidere in base a suoi algoritmi (segreti) l’ordine con cui vengono mostrate le pagine nei risultati di ricerca.
- quello a pagamento, si tratta degli annunci che si vedono sopra e sotto i risultati.
Noi ci occuperemo solo del posizionamento organico.
Le pratiche per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca di una pagina web prendono il nome di SEO che è un acronimo per Search Engine Optimization (ottimizzazione per i motori di ricerca).
SERP è un altro termine che utilizzeremo in questo articolo, si tratta di un altro acronimo che sta per Search Engine Result Page (pagina dei risultati del motore di ricerca).
In pratica è l’ordine con cui vengono mostrati i risultati quando si effettua una ricerca.
Query è un altro termine che farà capolino e che forse è meglio spiegare. Ogni nostra ricerca su Google è una query, in pratica è un’interrogazione al suo database, che ci da come prodotto una serie di risultati, la SERP appunto.
Nei prossimi paragrafi vi suggeriremo ciò che l’esperienza ci ha insegnato riguardo a come funzionano gli algoritmi di Google e alle tattiche su come posizionarsi primi su Google.
Molti dei consigli indicati nell’articolo sono comunque sempre validi per migliorare il posizionamento del proprio sito web anche su altri motori di ricerca.
Tattiche per arrivare primi sui risultati organici di Google
Mettiamo in chiaro fin da subito che non esistono formule magiche per arrivare primi su Google, l’algoritmo non è noto, è molto complesso e viene modificato spesso.
Quindi il primo consiglio è di diffidare del consulente SEO che sostiene di possedere la verità.
Fatta questa fondamentale precisazione, ci sono due regole d’oro e un po’ di best practice (buone pratiche) dettate dal buonsenso che possono aiutarti alla tua scalata per il posizionamento su Google al primo posto.
Prima regola: Google non è stupido, o almeno tende a esserlo sempre di meno
La prima regola da tenere a mente è che Google non è stupido, anzi negli ultimi anni il motore di ricerca sta diventando sempre più intelligente.
Quindi i trucchetti che potevano giovare fino ad una decina di anni fa, come l’acquisto di backlink sintetici e l’inserimento dei siti in aggregatori sono ormai inutili. Oppure anche peggio che inutili, ormai Google si accorge di chi prova a barare e lo penalizza sistematicamente.
Seconda regola: Google ha un solo obiettivo, mostrare i migliori risultati per ricerca
Google, come abbiamo spiegato nella prima regola, diventa sempre più intelligente. E di conseguenza diventa sempre più abile nel perseguire il suo obiettivo. L’obiettivo vero di Google è uno solo, aiutare l’utente a trovare cosa sta cercando (quindi rispondere nel modo migliore possibile alla query).
Chiaramente fra due articoli, o due siti in generale, il motore di ricerca in SERP premierà quello che secondo i suoi algoritmi risponde meglio alla query.
Consigli per diventare primi su Google
Dalle due regole nascono una serie di consigli da mettere in campo per cercare, col tempo, di migliorare il posizionamento del proprio sito web per comparire in prima pagina su Google fino ad arrivare a posizionarsi ai primi posti.
Primo consiglio: fornisci a Google la tua sitemap
La sitemap è un file XML che contiene una lista di tutte le pagine del tuo sito. Tramite la sitemap Google saprà subito quali pagine sono state aggiunte e potrà inviare i propri bot a esaminarle così che possano essere aggiunte al suo indice.
Aggiungere la sitemap di un sito in genere non è difficile, bisogna accedere a Google Search Console con il proprio account Google e dopo aver aggiunto il proprio sito internet, inserire la sitemap andando nella sezione apposita (se trovi difficoltà puoi seguire la guida di Google).
Google Search Console è una pagina apposita di Google creata per permettere a chi gestisce un sito di controllare lo stato della propria indicizzazione.
Se non hai ancora creato ed aggiunto la tua sitemap, puoi anche consultare molte guide dedicate allo scopo facendo una ricerca su Google.
Secondo consiglio: non ripetere inutilmente la parola chiave
Google non è più stupido, ripetere decine di volte la stessa parola chiave in un testo non servirà a nulla e non ti farà guadagnare posizioni in SERP, piuttosto, potresti essere penalizzato.
La cosa migliore è utilizzare una parola chiave che riassuma efficacemente il contenuto. Una volta individuata la parola chiave, sarebbe meglio non ripeterla più di tre-quattro volte nell’articolo e utilizzarla solo in modo naturale (senza forzature).
Terzo consiglio: non seguire YOAST
In moltissimi seguono YOAST che è un tool automatico per l’ottimizzazione SEO dei contenuti.
La verità è però che spesso porta le persone fuori strada, avere semaforo verde su un tool automatico non significa avere un buon contenuto e non significa che esso verrà premiato da Google.
YOAST, così come altri tool della stessa tipologia, può essere l’aiuto per porre attenzione ad alcuni dettagli, ma i consigli non vanno seguiti mai dogmaticamente e rigidamente.
In generale, ad esempio, fare contenuti tutti della stessa lunghezza (le famose 300 parole) non paga per nulla.
Quarto consiglio: scrivi per il tuo pubblico
Google penalizza chi scrive per Google, sembra un controsenso ma non lo è.
La tua preoccupazione per avanzare nella SERP deve essere principalmente di creare contenuti originali e possibilmente di qualità per il proprio sito web.
Scrivi sempre avendo in mente i tuoi utenti, contenuti fuorvianti, copiati, di bassa qualità o incompleti probabilmente verranno presto penalizzati e distruggeranno l’autorità del tuo sito.
Quinto consiglio: avere pazienza
Roma non è stata costruita in un giorno e anche l’indicizzazione e la scalata nella SERP non è una cosa che avviene dall’oggi al domani.
A poco a poco il tuo dominio all’aumento dei contenuti di qualità aumenterà di autorità e Google lo premierà con migliori piazzamenti in prima pagina.
In generale non aspettarti miracoli, per un primo piazzamento ci vogliono mesi e anche per vedere i frutti di una strategia di ottimizzazione SEO vincente.
Sesto consiglio: l’importanza dell’ottimizzazione
Ormai, Google è davvero sensibile ai tempi di caricamento di una pagina. Se i tempi di caricamento del tuo sito sono alti, sicuramente non riuscirai a scalare la SERP.
Assicurati di avere un sito non solo veloce, ma anche ben ottimizzato per il mobile.
Questo paragrafo meriterebbe un articolo apposito, visto che sono molte e complesse le iniziative che devono essere prese per ottimizzare un sito sotto questi aspetti.
Essere al primo posto su Google fornisce molto visite, se volete sapere come monetizzare il vostro traffico, vi invitiamo a consultare la nostra guida.