Il più grande motore di ricerca del mondo ha dei piccoli segreti che solo il Product Manager Marissa Mayer poteva rivelare :)
Ricordo ancora quando non c’era Google e la maggior parte delle persone faceva affidamento su di un altro popolare motore di ricerca (Altavista).
Che in questi 11 punti si possa trovare la chiave del suo successo?
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- L’interfaccia di Google è così minimale perché i fondatori di Google, Sergey e Larry non conoscevano molto bene l’HTML; hanno creato quell’interfaccia perché volevano un sistema di input di testo veloce e basta.
- A causa della semplicità dell’homepage, nei primi test condotti le persone restavano sedute davanti allo schermo del computer, immobili. Dopo un minuto di attesa, i tester domandavano “Che succede?” aggiungendo “Stiamo aspettando il resto della pagina”. Per risolvere questo problema fu inserito quindi il messaggio di Copyright di Google come marcatore di fine pagina.
- Una delle maggiori novità introdotte nell’utilizzo di ricerca fu l’introduzione del correttore ortografico dando vita al classico messaggio “Forse cercavi…”. Questo raddoppiò improvvisamente il loro traffico.
- L’opzione “Mi sento fortunato” è sempre stata poco utilizzata, tuttavia nelle prove è stato rilevato che la sua eventuale rimozione sarebbe stata cosa non gradita dall’utenza comune! Era ed è diventato un tasto importante.
- Google cambia poco e spesso. Quando vogliono qualche volta testare una particolare nouva caratteristica effettuano questi test su alcuni utenti di un determinato servizio. Gli utenti di Excite@Home sono le “cavie” più frequenti.
- Google ha il network di traduttori più grande al mondo.
- Utilizzano la regola 20%, ovvero se almeno il 20% delle persone usa un servizio, allora questo verrà incluso.
- È stato trovato, durante i test, che un piccolo numero di persone sono molto rappresentative di una più larga maggioranza di queste. Di continuo testano e monitorano nei loro laboratori come le persone utilizzano i risultati di una pagina.
- Google è stato un errore di spelling durante la registrazione, i ragazzi in realtà volevano che fosse “Googol”.
- GMail è stato testato per due anni internamente prima di essere aperto al mondo (sotto forma di inviti). Google ha individuato 6 utenti tipo delle email e ha cercato di accontentarli tutti e 6.
- Ascoltano attivamente e di continuo il feedback degli utenti. Scrivere a Google non è parlare ad un muro.
[via Levysoft]